colleghi amici - Claudio Burelli la Poesia in Genova

Claudio Burelli
La Poesia
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colleghi amici

- Articoli, ricordi, premi
   Il mio primo amico nella sezione Foce, alla quale parecchi di noi furono destinati come primo incarico fu Ivo Rapetta ( https://www.rapettaivo.it ) che di lì a pochissimo diventò motociclista di sezione nonostante lo scetticismo del brigadiere della sezione. Egli con le sue indagini e il lavoro assiduo si era fatto conoscere assieme alla fatidica Moto M70 (quella del Maresciallo Tripaldi comandante della 27° sezione), che a lui per primo nella storia del Corpo, fu destinata.  

    Egli fu il primo apripista per i futuri arrivi di Motocicli Guzzi V700 dismessi dalla sezione Motociclisti (Autorimessa 27°) e consegnati alle sezioni stesse. Da notare che prima di allora nessun motociclo veniva assegnato alle sezioni in quanto il condurle, era previlegio esclusivo della sezione 27°.

    Ma la tenacia di Ivo fu incredibilmente vincente. Così anch'io, potei pattugliare il territorio della Foce con la mia GE103771 ma senza radio installata a bordo, contrariamente a quella di Ivo, la GE103770. Inutile dire che i nostri interventi furono sempre o quasi in coppia.

    Niente ci faceva paura, nè il lavoro nè bande di giovani idioti che incominciavano a
imperversare in città.                                           Il collega motociclista della sezione Foce: Ivo Rapetta    Ricordo che una volta a bordo del Bus che si recava in P.le Kennedy per cessare il servizio, sentivamo per radio un collega di Castelletto chiedere aiuto in spianata per essere sotto molestie di una di queste bande di figli di papà che lo stavano importunando e dileggiando.

    Scendemmo dal bus e di corsa ci recammo presso l'ex Mercato dei Fiori (oggi non più esistente) luogo di rimessaggio delle nostre moto e in 3 minuti circa arrivavamo in spianata Castelletto, sollevando il collega dall'imbarazzo ed iniziando un duello verbale perchè il manipolo di bulletti riconosceva in noi un'altro tipo di Vigile, fiero, risoluto e coraggioso e non osarono alzare le mani su di noi.

    Quando i cretini vedono che chi gli sta davanti non teme nulla, cambiano atteggiamento. Fattostà che questi bulletti lasciarono la presa e si allontanavano mestamente. Mentre il collega ci stava ringraziando per il tempestivo intervento, giungeva un'autovettura con lampeggianti e sirena di nostri colleghi della sez.27 che si dimostrarono seccati per il nostro intervento più tempestivo del loro.

    Scrollando le spalle,  ritornammo a posteggiare le moto presso  l'ex mercato dei fiori e finalmente smontammo dal servizio. Durante la nostra lunga carriera di ritardi all'uscita o all'entrata per  motivi  di incidenti o altro ne abbiamo collezionato tantissi, noi sempre presenti, tirarsi indietro... Mai!

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