Il mondo infetto
- Poesie 2025
Il
mondo infetto

Già sento salire in me ansia e paura
nel scorger da lontano quel gruppetto
il braccio della mamma tengo stretto
la gola che mi brucia dall’arsura.
Fra poco resterò nel banco solo
in preda agli sfottò e tante angherie
il subir dei prepotenti le
follie
zimbello della classe il mio sol ruolo.
Mi chiudo dentro me piangendo spesso
senza alcun’autostima mi
vergogno
di vincer la paura sempre sogno
ma poi mi sveglio… e son sempre lo stesso.
Vorrei parlarne in casa ma non posso
non voglio mai passare da vigliacco
con il morale sempre sotto il tacco
il
viso paonazzo sempre più rosso.
A volte sento rabbia e gran rancore
e stento a trattenere il gran furore
vorrei armarmi di lama e di fucile
e poi fare una buca col badile
per sotterrare questo mondo infetto
di tutto quanto il male l’architetto.
Claudio Burelli
Genova
7 febbraio 2025