Paride
- COMPONIMENTI 2024
Paride
(Πάρις)
Nacqui sotto mala stella
anche se da real lombi concepito
Cassandra l’indovina vide
per colpa mia d’ Ilio la rovina.
Mio padre mi lasciò in buia selva
dove Agelao buon pastor d’armenti
sul monte Ida
mi trovò e con lui crebbi
fra transumanze pascoli e bivacchi
la gioventù mia veloce scorse.
Un giorno gran luce vidi
in fondo al bosco
e poi Hermes dai suoi calzari alati
tre dee meravigliose m’indicò
ed io la piu bella sceglier dovetti.
Tutte mi offriron grandi doni
ma io l’amor che mai conobbi
per me volli.
Da allora sì cambio la vita tutta
ad Ilio ritornai con tanti onori
ma io non seppi mai portar rispetto
tanto che Elena la più bella
da Venere promessa un dì rapii
e la guerra dal caval poi vinta
così scoppiò
con tutto il suo furore.
Non fui di certo eroe
ma un gran vigliacco
eppure il dardo mio da lontano
guidato dal Dio Apollo
Il tallon d’Achille in fin
recise
mandando all’Ade
dei Mirmidoni
lo spietato re.
Di certo ragion Cassandra avea
io fui la torcia
da cui partì l’amaro fuoco
che la possente Troia ahimè distrusse.
Or che perduto è tutto
Filottete ringrazio per la sua freccia
che il costato mio ora ha trafitto
e su di me sento cader la pace
che solo la nera Parca
benevola mi potrà donare.
Claudio Burelli
Bari 4 aprile 2022