In morte di un uomo onesto
- CRONACA
In morte di un uomo onesto.
Vorrei sapere che cosa hai provato
Quando lo sparo ti ha ucciso,
quando dal corpo ormai inanimato
Hai scelto di andare fra mille tormenti,
Tu che lo Stato hai sempre servito,
in mille missioni senza mai cedimenti,
ora sei solo e ti senti finito.
Accarezzi quell’arma compagna fedele,
Ripensi ai tuoi figli, a quello che è stato,
anche la morte può sembrar come miele
ancora un respiro e…tutto è passato.
Riposa tranquillo non sei morto invano,
la lotta prosegue il male non paga,
la gente per strada si tiene per mano,
è pronta a combatter per guarir quella piaga.
Claudio Burelli
sgorgava il sangue bagnandoti il viso.
Hai scelto di andare fra mille tormenti,
Tu che lo Stato hai sempre servito,
in mille missioni senza mai cedimenti,
ora sei solo e ti senti finito.
Accarezzi quell’arma compagna fedele,
Ripensi ai tuoi figli, a quello che è stato,
anche la morte può sembrar come miele
ancora un respiro e…tutto è passato.
Povera Patria non sei neppure capace,
a difender come madre i tuoi figli migliori
da gente balorda ma di lingua loquace,
che infanga chi crede ancor nei tuoi valori.
a difender come madre i tuoi figli migliori
da gente balorda ma di lingua loquace,
che infanga chi crede ancor nei tuoi valori.
Riposa tranquillo non sei morto invano,
la lotta prosegue il male non paga,
la gente per strada si tiene per mano,
è pronta a combatter per guarir quella piaga.
Claudio Burelli
Genova 14 Marzo 1995