Un signore demodè
- NOSTALGIA
“Un signore demodè”
Guardavo da lontano, ogni mattina
che uscivi piano pian dall’ascensore;
viso sbarbato…e pur la brillantina !
L’aspetto demodè, da gran signore.
Il tempo non è stato gran tiranno
( risparmiando magagne e malattie).
La vita è poi volata, d’anno in anno
nel tuo percorso , fra impervie vie.
Con ogni tempo e con i fiori in mano,
davanti a quella pietra colorata,
sostavi muto e col pensier lontano.
Ma un giorno il cuore tuo battè più piano;
sentivi un fuoco dentro..una frustata !
ma ecco udir la voce…come arcano..
“...or prendi la mia mano,
son qui per te..io sono la tua sposa…
or dunque, vieni qui..e con me,riposa !! ..."
che uscivi piano pian dall’ascensore;
viso sbarbato…e pur la brillantina !
L’aspetto demodè, da gran signore.
Il tempo non è stato gran tiranno
( risparmiando magagne e malattie).
La vita è poi volata, d’anno in anno
nel tuo percorso , fra impervie vie.
Con ogni tempo e con i fiori in mano,
davanti a quella pietra colorata,
sostavi muto e col pensier lontano.
Ma un giorno il cuore tuo battè più piano;
sentivi un fuoco dentro..una frustata !
ma ecco udir la voce…come arcano..
“...or prendi la mia mano,
son qui per te..io sono la tua sposa…
or dunque, vieni qui..e con me,riposa !! ..."
Claudio Burelli
Genova 22 Luglio 2017
Genova 22 Luglio 2017